La voce dei braccianti africani che hanno manifestato a Rosarno contro lo sfruttamento e la discriminazione. 7 volti, 7 storie e un’unica dignità.
Gennaio 2010, Rosarno, Calabria. Le manifestazioni di rabbia degli immigrati mettono a nudo le condizioni di degrado e ingiustizia in cui vivono quotidianamente migliaia di braccianti africani, sfruttati da un’economia fortemente influenzata dal potere mafioso della ‘Ndrangheta. Per un momento l’Italia si accorge di loro, ne ha paura, reagisce con violenza, e in poche ore Rosarno viene “sgomberata” e il problema “risolto”. Ma i volti e le storie dei protagonisti degli scontri di Rosarno dicono che non è così. Scovarle e dare loro voce è oggi forse l’unica via per restituire al Paese la propria memoria: quella di quei di giorni di violenza e quella del proprio recente quanto rimosso passato di miseria rurale.
Giovedì 28 ottobre per la prima volta a Firenze verrà il documentario di Segre verrà proiettato in pubblico e commentato insieme ad alcuni lavoratori di Rosarno. L’appuntamento è allo spazio interculturale italo-somalo Kulanka in via Luca Giordano 4 alle 21.30. Apertura alle 19.30 con apericena somalo.