nuova occupazione dei rifugiati

Dopo giorni di estenuanti sgomberi, botte, minacce e trattative fallimentari i rifugiati stamattina hanno occupato uno stabile.

Il volantino dell’occupazione distribuito nel quartiere. L’occupazione si trova in zona di viale Canova, in via delle muriccie

Siamo un gruppo di rifugiati politici somali, etiopi ed eritrei, arrivati a Firenze dopo viaggi infiniti, nella speranza di poter costruire in questa città il nostro futuro in pace e libertà. Non siamo arrivati in Italia con la speranza di istruirci o di arricchirci: siamo qui perché abbiamo scelto semplicemente di sopravvivere. Scappiamo da paesi immersi in guerre sanguinose, scappiamo dall’arruolamento forzato, dai rastrellamenti, dalle esecuzioni, dalla distruzione e da un’assenza di speranze che forse è addirittura peggiore della morte stessa. Credevamo che in Europa avremmo riacquistato finalmente la dignità di esistere, ed anche le leggi internazionali, che dovrebbero garantire accoglienza verso le persone nel nostro stato, erano dalla nostra parte.
La realtà purtroppo si è dimostrata quanto di più lontano ci potesse essere dai nostri sogni: l’unica casa a noi riservata è stata la strada. Ma piazze, ponti e parchi non sono luoghi decenti dove vivere e soprattutto dove poter crescere i numerosi bambini della nostra comunità.
Abbiamo deciso quindi di occupare lo stabile di via delle Muriccie per questo motivo, perché l’unica risposta possibile ad una indifferenza che fa più male dello scoppio di una granata è stata sottrarre uno spazio all’abbandono, contando solo sulle nostre forze. Siamo tutti persone perbene, decisi a porre le basi per una convivenza col quartiere che sia non solo pacifica, ma anche costruttiva, che sia capace di dimostrare alle istituzioni che l’integrazione dal basso non è una lontana utopia, bensì una realtà concreta e tangibile.
Vi garantiamo che sapremmo essere all’altezza dei nostri propositi, nel frattempo vi invitiamo tutti a passare a trovarci ed a portarci, se possibile, tutto quello di cui volete disfarvi che pensate ci possa tornare utile. Non importa da chi verrete accolti: uomo, donna, ragazzo o bambino che sia, saprà sicuramente riservarvi un sincero sorriso di gratitudine.

Rifugiati politici somali, eritrei ed etiopi

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