Il Reporter Q2- Via Giordano, viaggio nel centro somalo
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Il Reporter Q2- Via Giordano, viaggio nel centro somalo
Il video della contestazione alla festa di Emergency: http://www.youreporter.it/video_Rifugiati_politici_contestano_Renzi_al_Teatro_Verdi
Dopo mesi passati a cercare disperatamente di farsi ascoltare, ricevendo in cambio solo botte e silenzio, finalmente i rifugiati riescono a farsi guardare in faccia da Renzi. Ricordiamo a tutti/e le recenti tappe di questa odissea e che lo stabile di via Slataper e’ tuttora sotto sgombero:
Tendopoli dei rifugiati di fronte a Terra Futura, primo sgombero
Occupazione in via delle Muriccie
Secondo sgombero
Rassegna Web
Nuova occupazione: via Slataper
Segnali dal comune
Dal sito delle Brigate di solidarietà attiva Toscana
Via Slataper serve per far sentire la voce di chi è abbandonato all’indifferenza
31 maggio 2011
Dal 2003 uomini e donne provenienti dalla Somalia principalmente e subito dopo dall’Eritrea e Etiopia,comincaino il loro calvario europeo, fatto di respingimenti di accoglienze a scadenza per finire nel baratro dell’indifferenza più totale,dopo aver ricevuto lo status di rifugiati di guerra.
Come se non bastasse aver scampato la morte nei loro paesi in guerra da anni; ragazzi e ragazze renitenti alla leva, dissidenti o semplicemente appartenenti ad etnie diverse si trovano a vagare in questo momento per le strade di Firenze, senza nessun tipo di accoglienza come prevederebbe la legge europea sui rifugiati.
Da Domenica siamo in Via Slataper dopo aver cercato un confronto con le istituzioni, montando una tendopoli di fronte alla Fortezza da Basso, in occasione di Terra Futura, da li lo sgombero forzato prima mal riuscito coi vigili e fiorentina ambiente, (avendo comunque hanno usato violenza verbale e fisica sulle persone presenti, distruggendo le tende e sequestrando senza alcun mandato alcuni materiali), poi con l’intervento della Polizia, senza alcuna violenza grazie all’intelligenza e buon senso dei migranti, del movimento lotta per la casa e next emerson, prendendo il tempo necessario concordato con le forze dell’ordine, portando fuori pericolo soprattutto le donne con bambini,s alvando tutti i materiali della tendopoli portati al next emerson, divenuto da li a poco un centro d’accoglienza per 80 persone.
Dopo alcuni giorni abbiamo tentato un’occupazione nella zona dell’isolotto, non riuscita a causa dell’inagibilità della struttura. Ovviamente sono momenti di tensione e di sconforto non solo per i migranti,ma anche per il movimento che vede le porte chiuse anche per la famosa questione dell’autorecupero di edifici occupati da vent’anni e vista la linea dura perseguita da Renzi il clima diventa pesante.
Ci voleva una soluzione rapida ed intelligente, anche solo per dare una risposta seria a tanta inspiegata durezza.
Così Via Slataper diventa un modo per dimostrare alla giunta comunale e regionale, che i problemi legati alla casa, non sono affrontabili con promesse o linee dure dell’ultim’ora, abbiamo occupato per necessità, non per comodità, nessuno dei migranti o del movimento voleva ricorrere nuovamente all’occupazione, siamo stati obbligati, di fronte a simili atteggiamenti.
Vogliamo rispetto per i rifugiati e chiediamo a gran voce il diritto all’abitare per tutt*, poichè la casa oggi è sempre più un sogno irrealizzabile, per chi non ha disponibilità economica.
Ci poniamo di traverso quando certe politiche guardano all’edilizia privata, quando le parole d’ordine vorrebbero diventare leggi e nascondendo le responsabilità civili dietro la scusa dell’ordine pubblico.
http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2011/05/30/515400-appello_serve.shtml
In Via Slataper ci sono donne e bambini tra gli 8 mesi e i 2 anni, molti di loro lavorano chi regolarmente e chi in nero, costretti dal mercato del lavoro odierno, partono al mattino e tornano la sera con un salario giornaliero da fame. Questa è la realtà non solo dei richiedenti asilo, ma di tutt* coloro che perdono un lavoro, che perdono la casa o magari come è successo altre volte si trovano in condizioni d’indigenza dovuti alla salute.
Esortiamo non solo il sindaco Renzi a visitare la città nei suoi angoli remoti e di mettersi seriamente a confronto con le realtà attive nel territorio, coloro le quali affrontano condizioni di disagio costanti e cercano di ovviare a dei servizi sociali tagliati dalla giunta.
Firenze non è solo un teatrino di mostre o salottino di intellettuali illuminati nelle teorie, qua c’è bisogno di pratiche concrete e la BSA Toscana si sta impegnando con quelle realtà sincere e disponibili al conflitto contro chi specula sui diritti degli altri.
Rassegna stampa dopo le esilaranti dichiarazioni di Donzelli..
Sembra che nonostante il tentativo di mediazione della regione il comune stia facendo pressione per lo sgombero.
Ci troviamo di fronte a una situazione che ha del grottesco. Il sindaco di Firenze, Renzi, si sta comportando come un bambino viziato incapace di comprendere la gravità dell’emergenza umanitaria aggravata dalla sua stessa negligenza. Renzi contro tutti, ancora non si è degnato di dire due parole sul come intenderebbe risolvere il problema. Forse intende costruire un campo di concentramento per non pensarci più?
Dopo una settimana estenuante, di rabbia e frustrazione, stamattina abbiamo di nuovo occupato uno dei tanti stabili dismessi di questa città. La nostra storia ormai è nota a tutti quelli che non vogliono far finta di non sentire, per una settimana abbiamo sperato anche in un solo piccolo segnale e abbiamo imparato invece quanto le Istituzioni fiorentine siano ciniche e incapaci. Di fronte a uomini donne e bambini che da mesi vivono per strada, Renzi non ha voluto neanche per un attimo scendere dal suo trono fatto di inutili frasi ad effetto. Siamo rifugiati politici, a tutti gli effetti cittadini italiani, tutelati dall’alto commissariato Onu per i Rifugiati. Abbiamo diritto a un tetto e a una vita dignitosa. Firenze si trova di fronte a una situazione grave, un’emergenza umanitaria a cui Renzi non ha voluto neanche provare a trovare una soluzione, offrendo solo un ottuso cinismo che dimostra quanto le amministrazioni siano lontane dalla vita reale che vivono i loro cittadini. Abbiamo subito tre sgomberi, siamo stati picchiati, umiliati, minacciati, sorvegliati costantemente come pericolosi criminali. Ancora una volta abbiamo dovuto fare da soli, ancora una volta insieme ai nostri amici italiani abbiamo dovuto trovare un modo per non rimanere in mezzo a una strada.
In questa settimana siamo stati insieme, italiani e rifugiati, ci siamo conosciuti, abbiamo imparato ad autogestirci e ad affrontare collettivamente la situazione pesante in cui ci hanno lasciato. Questa accoglienza, fatta di carne ed ossa, di condivisione e solidarietà vera, ci ricompensa di tutta la brutale indifferenza ingoiata in questi mesi.
Invitimo tutti e tutte a venirci a trovare alla nuova occupazione di via Slataper, vicino a piazza Tanucci. Abbiamo bisogno di tutto, soprattutto della vostra vicinanza e solidarietà.
Assemblea dei Rifugiati politici somali eritrei e etiopi, Movimento Lotta per la casa, NextEmerson, Brigate di Solidarietà attiva Toscana